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Per chiarire alcuni dubbi che vi sono sorti, con questa rubrica, che termina il 12 settembre, attualmente i cognomi più diffusi nel Veneto si distinguono in quelli che conservano la finale in consonante (in particolar modo la -N), quelli con la preposizione DAL o il suffisso -ATO ed infine, ma non per importanza, quelli presenti in tutt'Italia derivanti dalle professioni e dai soprannomi.
Tra i cognomi in -N ricordiamo quelli che indicano provenienza come Visentin ("da Vicenza"), Trevisan ("da Treviso"), Pavan ("padovano"), Furlan ("friulano"), Schiavon (città in provincia di Vicenza), Trentin e Bressan; cognomi derivati da mestieri come Marangon ("falegname"), Ballarin ("ballerino", più che una professione in questo caso si tratta di un soprannome), Zanca o Zanchetta ("sciancato, zoppo") e Bordignon (forse significa "colui che fila la seta"); infine cognomi derivati da nomi di persona: la maggior parte deriva da Giovanni e suoi diminutivi (Zambon, Zanon, Zanin, Zanini ma anche Zanetti, Zampieri, Zanatta) ma si contano anche i Perin (da "Pietro/Piero"), Lorenzon, Berton, Martin, Baldan.

Il cognome più diffuso in regione Veneto rimane comunque il panitaliano ROSSI ma sono numerosi i nomi professionali come FERRARI con le versioni locali FAVERO, FAVARETTO e FABRI; il tipico veneziano BOSCOLO ("boscaiolo") e ancora MASIERO ("mezzadro"), SARTOR e SARTORI, ZAGO (sia "diacono, chierichetto" ma anche "sempliciotto").

Da nomi personali derivano invece FRIGO (da "Federico"), VIANELLO (da "Viviano"), BERNARDI, MARTINI, STEFANIi mentre BASSO, MORO, GALLO, SCARPA e GOBBO sono riferiti a soprannomi.

Infine in Veneto è diffusa la preposizione DAL (tipica anche del Friuli) anziché il panitaliano DEL: alcuni esempi sono Dal Farra, Dal Molin, Dal Lago, Dal Zotto e Dal Corso.

Un suffisso tipico è invece -ATO come in Bonato, Simionato, Volpato e Marcato, indicativo di discendenza familiare o come diminutivo.