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Valstagna, sorta sulla destra del Brenta, all'uscita della Val Frenzela, che nel suo ultimo tratto di torrente reca ancora il nome di Valstagna, si distingue fra i paesi della Valbrenta, oltre che per la singolare posizione topografica e l'inconfondibile aspetto urbanistico del capoluogo, anche per la regolare disposizione delle contrade che, succedendosi per una buona dozzina di chilometri in una lunga ininterrotta serie di abitati, occupano il breve margine vallivo tra la montagna ed il fiume.

Storicamente le contrade principali, a partire da quelle a nord si chiamano (Sbarra, Marini, Mattana, Barbamarco, Pieretti, Cavai, Valgadena, Giara Modon, Ponte Subiolo, Fontoli, Col Mezzorigo, Mori, Mattietti, Giaconi, Togo, Torre, Bigola, Londa, Tovi) e le frazioni Oliero, San Gaetano, Sasso Stefani, Collicello, Costa.

Il nostro comune ai tempi nostri si può suddivedere in  10 contrade, a cui si ispirano anche le gesta dei concorrenti del Palio delle zattere (Oliero -di Sotto e di Sopra, Londa, Torre, Mori, Fontoli, San Gaetano, Sasso Stefani, Giara Modon, Costa e Collicello).

CONTRADA COLLICELLO
costa
 
 
Collicello
È la contrada situata più a nord del comune, formata dai due borghi di Costa e Collicello. Quest’ultimo un tempo era conosciuto come “el Togo”, ovvero la roccia su cui è abbarbicato; il nome di Costa, tra tutte la contrada su cui il sole sorge prima, è invece legato alla vantaggiosa posizione sul declivio della montagna. Rocce e montagne hanno da sempre segnato questi paesi, nel bene e nel male: come fonte di sostentamento, dove si svolgevano le attività principali come il pascolo delle capre e il “fen magro”, ma anche come luogo di divertimento per i ragazzi di un tempo. Durante la Grande Guerra Costa e Collicello furono teatro di scontri decisivi, la prima linea si trovava proprio tra i due paesi, che pagarono il prezzo più alto dell’intera valle e vennero rasi al suolo. Nel secondo conflitto le montagne offrirono invece rifugio ai pochi partigiani di Costa che riuscirono a scampare all’accerchiamento tedesco del 16 luglio 1944, mentre sia nel primo che nel secondo dopoguerra i loro sentieri erano battuti dai contrabbandieri con i loro carichi di tabacco.
Un legame altrettanto forte e significativo è quello che da sempre la gente di Costa e Collicello intrattiene col fiume e non è certo un caso che due delle quattro barche del Genio si trovassero proprio qui: una collegava Collicello e Cismon, l’altra Costa e San Marino.

Il tradizionale appuntamento del Palio delle Zattere invece prevede, partendo da nord, con Costa-Collicello, e i suoi zattieri (2012)

Costa-Collicello