Valstagna, sorta sulla destra del Brenta, all'uscita della Val Frenzela, che nel suo ultimo tratto di torrente reca ancora il nome di Valstagna, si distingue fra i paesi della Valbrenta, oltre che per la singolare posizione topografica e l'inconfondibile aspetto urbanistico del capoluogo, anche per la regolare disposizione delle contrade che, succedendosi per una buona dozzina di chilometri in una lunga ininterrotta serie di abitati, occupano il breve margine vallivo tra la montagna ed il fiume.

Storicamente le contrade principali, a partire da quelle a nord si chiamano (Sbarra, Marini, Mattana, Barbamarco, Pieretti, Cavai, Valgadena, Giara Modon, Ponte Subiolo, Fontoli, Col Mezzorigo, Mori, Mattietti, Giaconi, Togo, Torre, Bigola, Londa, Tovi) e le frazioni Oliero, San Gaetano, Sasso Stefani, Collicello, Costa.

Il nostro comune ai tempi nostri si può suddivedere in  10 contrade, a cui si ispirano anche le gesta dei concorrenti del Palio delle zattere (Oliero -di Sotto e di Sopra, Londa, Torre, Mori, Fontoli, San Gaetano, Sasso Stefani, Giara Modon, Costa e Collicello).

CONTRADA SAN GAETANO
sangaetano
San Ghitan
I vescovi stranieri che si successero a Padova verso il 1100 sentirono il dovere di fortificare anche la valle del Brenta: di queste mura erette allora è ancora conservata la “Val dei Bastioni”, posta ai piedi del Sasso Rosso.
La frazione, che anticamente si chiamava Roncobello, pone in risalto nel suo stemma il monte, il campanile e la stilizzazione di San Gaetano. La cura per la montagna, per gli orti sostenuti da “masiere”, con l’attaccamento alle tradizioni legate anche alla Sagra di San Gaetano, sono gli elementi che ben spiccano nello stendardo e che troviamo nella vita che anima la frazione.
 

San Ghitan

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