Valstagna, sorta sulla destra del Brenta, all'uscita della Val Frenzela, che nel suo ultimo tratto di torrente reca ancora il nome di Valstagna, si distingue fra i paesi della Valbrenta, oltre che per la singolare posizione topografica e l'inconfondibile aspetto urbanistico del capoluogo, anche per la regolare disposizione delle contrade che, succedendosi per una buona dozzina di chilometri in una lunga ininterrotta serie di abitati, occupano il breve margine vallivo tra la montagna ed il fiume.

Storicamente le contrade principali, a partire da quelle a nord si chiamano (Sbarra, Marini, Mattana, Barbamarco, Pieretti, Cavai, Valgadena, Giara Modon, Ponte Subiolo, Fontoli, Col Mezzorigo, Mori, Mattietti, Giaconi, Togo, Torre, Bigola, Londa, Tovi) e le frazioni Oliero, San Gaetano, Sasso Stefani, Collicello, Costa.

Il nostro comune ai tempi nostri si può suddivedere in  10 contrade, a cui si ispirano anche le gesta dei concorrenti del Palio delle zattere (Oliero -di Sotto e di Sopra, Londa, Torre, Mori, Fontoli, San Gaetano, Sasso Stefani, Giara Modon, Costa e Collicello).

 

CONTRADA SAN MARCO

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La bandiera della contrada raffigura la Torre Civica dell'orologio, simbolo di Valstagna centro, costruita nel 1707.inoltre San Marco si fregia del vessillo della figura dorata del "Leon de San Marco" col libro chiuso.La Torre Civica di valstagna si trova proprio in piazza San Marco, nei tempi passati unimportante mercato di biave, proprio per la sua posizione posta allo sbocco della principale via di accesso all'Altopiano, dopo che Valstagna aveva ottenuto il privilegio di fornirsi di grano anche per l'altopiano, trasportandolo dalla pianura.
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San Marco

San Marco