Capuccino, predicatore apostolico, ministro generale, vescovo di Carpi, arcivescovo, assistente al Soglio pontificio, medaglia d'oro al merito civile.
Nasce a Valstagna, il 24 dicembre 1880 da genitori contadini, nella contrada Giara Modon. Entra tra i frati minori Cappuccini a 13 anni, assumendo il nome di fra Vigilio. Ordinato sacerdote a Venezia nel 1904. Laureato in teologia all'Università Gregoriana e in filosofia alla Pontificia Accademie di San Tornmaso. Diplomato in lingua ebraica e paleografia. Cappellano del Reggimento
eli Artiglieria a cavallo durante la guerra 1915-18. Nel 1919 è professore e direttore dello Studio teologico dei Cappuccini in Padova. Eletto ministro provinciale nc11925, è promotore e trascrittore delle opera 0111nia (15 volumi) di san Lorenzo da Brindisi, proclamato in seguito dottore della Chiesa dal papa Giovanni XXJll. Eletto ministro provinciale per la seconda volta nel 1931, è scelto come predicatore apostolico da Pio XI.
Nel 1932 è eletto ministro generale (1932-1938). Collaboratore fidato di Pio Xl, il suo generalato viene considerato tra i più fecondi dell'Ordine cappuccino.
Vescovo a Carpi (Modena) nel 1941. 11 suo episcopato ha una caratteristica tutta francescana: il governo ecclesiale esercitato come servizio e manifestato come paternità. Durante il periodo sanguinoso della Resistenza non esita
a compromettersi sul piano pratico e pastorale, lasciandosi provocare dai segni del tempo e coinvolgere nelle circostanze della storia. Si comporta da pacificatore, difensore dei deboli, salvatore dei prigionieri e dei condannati. Tutto il periodo della Resistenza è contrassegnato dai numerosi interventi diretti del vescovo Dalla Zuanna presso i comandi tedeschi
e repubblicani, per salvare, soccorrere, per contrastare eccidi, per evitare rappresaglie, per difendere tutti coloro
che soffrono. Salva dalla fucilazione e sottrae alla dcportazionc centinaia di persone. Nell'immediato post-liberazione, visita i feriti tedeschi, i prigionieri fascisti e nazisti nel campo eli Coltano Cl .ivorno).
cl dopoguerra difende dou Zeno Saluni che, nell'ex campo di prigionia eli Fossoli (Modena), l.a organizzato
la comunità di Nornadclfia: una società nuova fondata sulla fratcrnità evangelica. Don Zeno e Nornadclfia, fraintesi, sono condannati al naufragio dalle autorità politiche e religiose, facendo pagare le conseguenze più gravi a centinaia eli minori sventurati. Monsignor Dalla Zuanna non sconfessa il suo prete, perché sarebbe come sconfessare
la sua smisurata carità. Le autorità della Santa Sede lo invitano Il dimettersi con l'onorificenza formale della nomina
di arcivescovo. Il prcsule ubbidisce e lascia la diocesi di Carpi nel marzo 1953, ritirandosi a Roma presso la Curia generale del suo Ordine. Muore il4 marzo 1956.
Il 16 aprile 2004, il presidente della Repubblica. Carlo
Nasce a Valstagna, il 24 dicembre 1880 da genitori contadini, nella contrada Giara Modon. Entra tra i frati minori Cappuccini a 13 anni, assumendo il nome di fra Vigilio. Ordinato sacerdote a Venezia nel 1904. Laureato in teologia all'Università Gregoriana e in filosofia alla Pontificia Accademie di San Tommaso. Diplomato in lingua ebraica e paleografia. Cappellano del Reggimento
di Artiglieria a cavallo durante la guerra 1915-18. Nel 1919 è professore e direttore dello Studio teologico dei Cappuccini in Padova. Eletto ministro provinciale nel 1925, è promotore e trascrittore delle opera omnia (15 volumi) di san Lorenzo da Brindisi, proclamato in seguito dottore della Chiesa dal papa Giovanni XXIII. Eletto ministro provinciale per la seconda volta nel 1931, è scelto come predicatore apostolico da Pio XI.
Nel 1932 è eletto ministro generale (1932-1938). Collaboratore fidato di Pio XI, il suo generalato viene considerato tra i più fecondi dell'Ordine cappuccino.
Vescovo a Carpi (Modena) nel 1941. Il suo episcopato ha una caratteristica tutta francescana: il governo ecclesiale esercitato come servizio e manifestato come paternità. Durante il periodo sanguinoso della Resistenza non esita a compromettersi sul piano pratico e pastorale, lasciandosi provocare dai segni del tempo e coinvolgere nelle circostanze della storia. Si comporta da pacificatore, difensore dei deboli, salvatore dei prigionieri e dei condannati. Tutto il periodo della Resistenza è contrassegnato dai numerosi interventi diretti del vescovo Dalla Zuanna presso i comandi tedeschi e repubblicani, per salvare, soccorrere, per contrastare eccidi, per evitare rappresaglie, per difendere tutti coloro che soffrono. Salva dalla fucilazione e sottrae alla deportazione centinaia di persone. Nell'immediato post-liberazione, visita i feriti tedeschi, i prigionieri fascisti e nazisti nel campo di Coltano (Livorno).
Nel dopoguerra difende don Zeno Saltini che, nell'ex campo di prigionia di Fossoli (Modena), ha organizzato la comunità di Nomadelfia: una società nuova fondata sulla fraternità evangelica. Don Zeno e Nomadelfia, fraintesi, sono condannati al naufragio dalle autorità politiche e religiose, facendo pagare le conseguenze più gravi a centinaia di minori sventurati. Monsignor Dalla Zuanna non sconfessa il suo prete, perché sarebbe come sconfessare la sua smisurata carità. Le autorità della Santa Sede lo invitano a dimettersi con l'onorificenza formale della nomina di arcivescovo. Il prcsule ubbidisce e lascia la diocesi di Carpi nel marzo 1953, ritirandosi a Roma presso la Curia generale del suo Ordine. Muore il 4 marzo 1956.
Il 16 aprile 2004, il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, conferisce alla memoria di mons. Vigilio Federico Dalla Zuanna la medaglia d'oro al merito civile.