TERRITORIO.La situazione si aggrava anche in pianura e ora viene lanciato l’allarme.
Sorgenti senz’acqua e falde al lumicino.Etra: occhio agli sprechi
Dopo mesi senza precipitazioni, il Brenta è quasi a secco, i canali d'irrigazione anche e le campagne aride.
Sull'emergenza acqua, richiamano l’attenzione il presidente del consorzio di bonifica Brenta, Danilo Cuman, e l'assessore provinciale Paolo Pellizzari.
«Se non ci saranno piogge sufficienti - sottolinea Cuman l'emergenza acqua sarà inevitabile e il mondo agricolo dovrà avere la priorità. In un momento del genere bisogna comunque prestare grande attenzione alla ricarica della falda freatica».
L'assessorePellizzari sottolinea il ruolo della Provincia nella gestione delle acque.
«Qualche volta, assessorato alle risorse idriche e consorzio di bonifica sono in conflitto - dichiara - Da una parte la Provincia vede le derivazioni con una certa preoccupazione, dall'altro il lavoro del Consorzio va valorizzato e quindi il conflitto di fondo resta.La messa in asciutta del Cismon e quella conseguente del Brenta nel dicembre scorso fanno riflettere: va bene l'acqua alle aziende agricole, ma quando il consorzio per abbattere i costi produce energia elettrica tutto
l'anno fa nascere un conflitto che va risolto.La nostra posizione è chiara ed è contraria alle derivazioni che distruggere i fiumi».• il Giornale di Vicenza, R.P.