Tutti siamo a conoscenza del progetto per la costruzione di una nuova centrale idroelettrica ad acqua fluente localizzata nel tratto del Brenta a Pian dei Zocchi di San Nazario.
Questa autorizzazione potrebbe saltare l'esame della Commissione Valutazione Impatto Ambientale - VIA e VAS del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Dall’area pubblica dedicata on-line dal Ministero (http://www.va.minambiente.it/), possono essere consultati entrando in “Ricerca – Progetti (VIA)” (o direttamente da http://www.va.minambiente.it/Ricerca/CercaVIALibera.aspx), tutti i progetti in valutazione.Inserendo la parola-chiave San Nazario; e proseguendo nei dettagli dei progetti, si dovrebbe trovare, ma purtroppo ...


Solitamente sui progetti sono consentite Osservazioni del Pubblico come da http://www.va.minambiente.it/InviaOsservazione.aspx; il Ministero poteva acquisire e valutare anche Osservazioni pervenute oltre i termini di legge, compatibilmente con le tempistiche previste dal D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. per lo svolgimento delle attività tecnico-istruttorie e per l'espressione del provvedimento finale (Da noi c'è pure il ricorso della Comunità Montana e dalle Amministrazioni di TUTTI i comuni del Canal di Brenta, dalla consultazione on-line, ma dovrebbe essere ormai assai prossimo visto che l'udienza è stata spostata al 23 maggio 2012).
Gli effetti che possiamo prevedere sono ovviamente paesaggistici oltre che idraulici, ambientali in genere e nella fruizione (navigabilità, eco-turismo, sport, ittico, intermodalità sostenibile interregionale, attività commerciali strettamente legate a qual tratto di fiume, etc), sia nella costruzione sia nell’esercizio, visto che non è un recupero ma una nuova costruzione anche di un nuovo canale lungo ben oltre i 500 m.


Il mantenimento della continuità fluviale è un valore ambientale sempre meno considerato qui in Italia, altrove addirittura arrivano ad abbattere le dighe ripristinando la naturalità dell'alveo http://www.internationalrivers.org/en/mission . 
E' facile rendersi conto che alle nostre latitudini è semplicemente impensabile pretendere un tale livello di sensibilità da parte delle nostre istituzioni.

Le competenze che agiscono sul fiume sono rigidamente compartimentate e finalizzate unicamente a perseguire (presunti) obiettivi istituzionali , difesa suolo, sfruttamento idroelettrico, prelievo ad uso idropotabile od irriguo. 
Da noi il valore della fruizione paesaggistica e ludico sportiva è sconosciuto e disapplicato con coerenza, come dimostrato dal progetto della derivazione sul Brenta stessa, più volte, anche nel corso degli anni respinto, vivamente fronteggiato da stampa locale, associazioni territoriali ed amministrazioni locali (vedi ricorsi presentati).