ENTI LOCALI. Approvati i bilanci: nel 2012 l'attivo è di 100 mila euro
L'annuncio del sindaco Olivo «Ma restiamo disponibili a stipulare delle convenzioni» Anche Bassano potrebbe lasciare

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Palazzo Guarnieri, sede della costituenda Unione montana

La Comunità montana del Brenta si appresta a chiudere i battenti per lasciare spazio all'Unione montana. Una trasformazione che però non sarà indenne, visto che il Comune di Romano esce di scena, dunque non farà parte del nuovo ente, e lo statuto lascia aperta questa possibilità anche per Bassano. «Romano ha guadagnato poco dalla Comunità montana - ha affermato il sindaco Rossella Olivo - e quindi, appena ho avuto la possibilità di uscire, l'ho sfruttata, nell'unico interesse del mio Comune. Per me parlano i numeri, visto che i cittadini “montani” sono solo 1600. Inoltre c'è una motivazione politica: Romano, come Bassano, ha esigenze, servizi e obiettivi diversi. Se si vuole dare una continuità efficace bisogna condividere tutto, e questo non sarebbe praticabile. La collaborazione comunque non mancherà, in quanto ci riserviamo di sottoscrivere convenzioni efficaci per coprire le aree montane, ad esempio per la pulizia delle strade dalla neve e la raccolta dei rifiuti». Nell'ultimo consiglio della Comunità montana del Brenta, tenutosi venerdì sera a Carpanè, oltre ad approvare il bilancio consuntivo del 2012, si sono viste le prime proiezioni di bilancio dell'Unione, che entrerà in vigore nel 2014. Il rendiconto del 2012 va in una direzione di continuità. «La carenza di risorse finanziarie ha fortemente limitato l'azione della Comunità montana - spiega Angelo Moro, assessore al bilancio -, in ogni caso siamo riusciti a dare supporto alle Amministrazioni comunali per le problematiche di più ampio interesse, come il completamento della superstrada e l'utilizzo dell'ex-magazzino tabacchi di Carpanè». Il bilancio 2012 si chiude con un avanzo di circa 100 mila euro, residui attivi per 913 mila e passivi per circa 1 milione di euro; il patrimonio netto è di 1 milione e 55 mila euro. Il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013/15 è cauto per il passaggio del testimone alla costituenda Unione. «Tenuto conto che la Comunità montana verrà estinta - precisa Moro - abbiamo proposto un bilancio che assicuri il mantenimento degli attuali servizi e la realizzazione di interventi da finanziarsi con leggi regionali di settore. Il bilancio è comunque aperto e flessibile». Il bilancio di previsione 2013 prevede un pareggio a 2 milioni e 526 mila euro; quello per il 2014 a 2milioni e 521 mila euro e quello del 2015 a 2 milioni e 489 mila euro.

Francesca Cavedagna