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L´istituto comprensivo del centro valligiano con 504 alunni era a rischio chiusura. Dai povesi un´adesione provvidenziale

Scuole, i Comuni della Vallata si organizzano per salvaguardarle

Le scuole della Valbrenta sono pronte a rinforzare i propri adeguamenti alle norme imposte dall´ultima finanziaria in materia di riorganizzazione degli istituti .
Dallo scorso luglio, infatti, un decreto Legge dispone un nuovo riassetto scolastico che prevede il passaggio dalle direzioni didattiche agli istituti comprensivi , attraverso l´accorpamento delle dirigenze di scuole elementari e medie. 
L´istituto comprensivo “Bombieri” di Valstagna, che da anni rappresenta una realtà positiva di fusione dei servizi scolastici , è stato precursore di un orientamento che oggi è diventato un obbligo.
Uno degli obiettivi della riorganizzazione è garantire un processo di continuità didattica nell´ambito dello stesso ciclo di istruzione, anche attraverso un miglior impiego delle risorse economiche e delle infrastrutture.
Gli istituti comprensivi possono gestirsi autonomamente solo se costituiti da almeno 1.000 alunni, che si riducono a 500 per le istituzioni site nelle piccole isole, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistica e nei comuni montani, dei quali fa parte anche l´istituto “Bombieri” di Valstagna, che però attualmente conta solo 504 alunni complessivi, qualificandosi quindi a rischio chiusura.
Nei giorni scorsi gli amministratori della Valbrenta, insieme ai responsabili della pubblica istruzione dei Comuni di Enego e Foza , si sono riuniti in sede di Comunità Montana del Brenta per cercare ulteriori soluzioni di accorpamento mirate alla tutela ed al miglioramento della realtà scolastica valligiana. Durante l´incontro il Comune di Pove, rappresentato dall´assessore Donazzan, si è dichiarato favorevole ad aderire all´istituto comprensivo di Valstagna che si arricchirà dei 346 alunni delle scuole povesi, scongiurando così i rischi creati dalla precarietà numerica degli iscritti. Il Comune di Enego, le cui scuole contano 119 presenze, si riserva di discutere l´adesione in sede di Giunta comunale. Inoltre verrà rivisto il piano dell´offerta formativa, rivalutata la tipologia comunicativa adottata finora, analizzato il futuro della scuola parrocchiale di Campolongo e delle restanti realtà scolastiche parrocchiali al fine di trovare una soluzione idonea ed attuabile.
L´impegno degli amministratori della Valbrenta conferma la volontà di unire forze e risorse per raggiungere obiettivi sempre più comuni e sempre meno "comunali". «In Valle c´è la volontà di lavorare insieme - commenta Diego Andolfatto, assessore della Comunità montana - “Piccolo è bello” ma le norme sulla riorganizzazione scolastica e il razionale utilizzo delle risorse , sommato al continuo decremento delle nascite non ci consentono più di pensare e agire come singoli Comuni. Ritengo importante la distribuzione dell´utilizzo delle infrastrutture, affinchè nessun Comune resti privo di qualcosa perché in quel caso diventerebbe automaticamente una realtà periferica».
Le nuove prospettive che stanno per coinvolgere le scuole della Valbrenta aprono il confronto tra gli amministratori che non si risparmiano nella condivisione di idee e progetti. «Credo che oggi l´ideale, sotto tutti i punti di vista, sia concentrare in un´unica struttura tutto l´istituto comprensivo - sottolinea Valerio Costa, assessore a cultura, turismo e sport del Comune di Valstagna - cercando una distanza ragionevole tra i vari Comuni. Noi abbiamo l´obiettivo di un polo scolastico unico. Abbiamo lavorato molto e seriamente per questo. A breve avremo gli spazi a disposizione. Manca solo la struttura. Dobbiamo incentivare la volontà d´opera perché se non condividiamo progetti così importanti nulla si realizzerà». 
Il primo degli incontri che decideranno le sorti della realtà scolastica in Valbrenta si è concluso con l´impegno degli assessori presenti di riunirsi nuovamente per analizzare, carte alla mano, le varie strutture e le loro capacità di accoglienza alunni, confrontando i dati dei nuovi nati e residenti fino al 2011.

Il Giornale di Vicenza - mercoledì 19 ottobre 2011 BASSANO, pagina 39

F. C.