INFRASTRUTTURE. Le novità emerse nell'incontro di Romano con l'assessore regionale Chisso

Un tunnel a San Giacomo, mentre per il resto sarà a sette metri sotto, a due e a tre corsie. Sopra il tunnel, spazio per la viabilità ordinaria
26/02/2012 il Giornale di Vicenza
 
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Renato Chisso e Rossella Olivo

«Quando io e l'ufficio tecnico del Comune abbiamo visionato il progetto siamo rimasti sorpresi per l'incidenza che la Valsugana avrebbe avuto sul nostro territorio. Ma con le dovute spiegazioni da parte della Regione e della ditta promotrice, abbiamo compreso e condiviso la visione d'opera. La stessa cosa intendiamo fare con i cittadini confrontandoci con loro». Queste le intenzioni che hanno indotto il sindaco di Romano Rossella Olivo a convocare una riunione aperta a tutti i residenti con la partecipazione dell'assessore regionale alla mobilità Renato Chisso, del segretario regionale per le infrastrutture Silvano Vernizzi, dell'ing. Giuseppe Fasiol (Veneto strade) e del progettista rappresentante del Promotore Roberto Rossetto. «Il tratto di strada che attraverserà il Comune di Romano - ha chiarito il sindaco Olivo - sarà interamente in trincea, quindi sette metri sotto il piano di campagna, eccezion fatta per la zona di San Giacomo che sarà in galleria. Il tracciato si unirà direttamente al casello della nuova Pedemontana». Proprio in previsione dell'apertura della Pedemontana, prevista nel 2016, l'assessore Chisso sottoscrive in pieno le ragioni di un'opera che lui stesso definisce indispensabile. «Fra cinque anni - ha affermato Chisso - ci sarà una mole di traffico che sommergerà la zona di Romano. Non possiamo farci trovare impreparati, perché l'utilizzo della Valsugana sarà l'itinerario più comodo per chi dovrà accedere all'A22 del Brennero. Le stime attuali parlano di un flusso di traffico giornaliero che supererà i 35 mila veicoli». Il progetto che interessa Romano ripercorrerà il sedime dell'attuale Ss47 con l'abbattimento della sede stradale per permettere a tutta la viabilità trasversale di attraversare a raso la trincea della nuova strada tramite dei solai, quindi senza nessun tipo di cavalcavia o soprelevate. Nei tratti dove sarà possibile, come ad esempio a San Giacomo, verranno costruite delle strade complanari per ricucire il tessuto urbano e alleggerire considerevolmente il flusso di circolazione e di inquinamento nelle zone abitate. «Dalla tangenziale est di Bassano verso nord - spiega il progettista Roberto Rossetto - le corsie per senso di marcia diventeranno tre, poiché l'edificazione a ridosso della strada è così densa da non permettere la realizzazione di complanari. Si ritornerà a due corsie dallo svincolo di Fellette e, proseguendo verso Rivalta, si attraverserà il Massiccio del Grappa con una sequenza di gallerie di circa 2 chilometri l'una. Tutte le costruzioni saranno comunque comprese in aree di proprietà Anas». La piattaforma finale prevede una larghezza di 26 metri nei tratti a due corsie e di 32 quando le corsie per senso di marcia diventeranno tre. I punti di accesso alla Valsugana sono tre, ma l'unico vero svincolo sarà quello a nord di Romano perchè gli altri fungeranno da raccordi della viabilità che porteranno a due rotatorie. I lavori dureranno circa 3 anni e mezzo e per il periodo di cantierizzazione si stanno studiando dei percorsi alternativi per il regolare deflusso degli automezzi. «Questa è la proposta - conclude il progettista Rossetto – presentata dal Promotore ma stiamo portando avanti un confronto diretto con i sindaci e i cittadini per migliorare o modificare il progetto».

Alex Iuliano