VIABILITÀ A Mestre incontro fra Veneto Strade e i sindaci della Valbrenta

Preoccupano gli snodi di Pian dei Zocchi e Primolano e l’aumento del traffico (fonte: il gazzettino del 20/01/2012)

In Valsugana il traffico potrebbe salire a 30-40.000 veicoli al giorno.

In Valsugana il traffico potrebbe salire a 30-40.000 veicoli al giorno.

IL SUMMIT
Nuova Valsugana, ieri a Mestre incontro fra Veneto Strade, il commissario Vernizzi e i sindaci della Valle che hanno potuto conoscere l’assetto finale del tracciato. I tecnici hanno illustrato il progetto, rispondendo alle domande degli amministratori. I sindaci si sono riservati una valutazione che esprimeranno al tavolo di lavoro previsto per il prossimo mese.

I "NODI"
Particolare attenzione è stata rivolta al viadotto di San Marino e all’uscita di Pian dei Zocchi. Preoccupa molto, inoltre, il previsto incremento del traffico che potrebbe salire a 30-40.000 veicoli al giorno. Primolano potrebbe diventare un imbuto.

VALBRENTA Sindaci valligiani ricevuti in Regione per il progetto della Nuova Valsugana.
Rischio imbuto a Primolano.  Presvisti incrementi di traffico notevolissimi, da 12 mila a 40 mila veicoli al giorno

Dopo quarant'anni di progetti che non sono arrivati in porto, la parola d'ordine è: cautela. Un incontro ritenuto, comunque, positivo quello avvenuto ieri a Veneto Strade, a Mestre, dove finalmente tutti i sindaci della Valle hanno potuto vedere e conoscere gli aspetti tecnici dell'intero progetto della Nuova Valsugana. Ma, per tirare delle conclusioni, visti i precedenti, meglio andare cauti con l'ottimismo e aspettare almeno l'incontro attorno al tavolo di lavoro previsto il prossimo mese, dove sarà possibile avere delle conferme o trovarsi davanti a nuove delusioni. All'incontro di Mestre si sono presentati tutti i sindaci dei comuni della Valbrenta, Pove, Solagna, Campolongo, Valstagna, San Nazario e Cismon, l'assessore provinciale alla viabilità Giovanni Maria Forte, con l'intervento dell'ingegner Vernizzi, i tecnici della Regione e lo staff dell'impresa Pizzarotti, mandataria del consorzio di imprese promotrici del project financing. I tecnici hanno illustrato il progetto, rispondendo alle numerose domande prospettate dagli amministratori ed ogni sindaco ha avuto l'opportunità di esporre le problematiche del proprio territorio.
Particolare attenzione è stata rivolta al problema legato al viadotto di San Marino e alla prevista uscita a Pian dei Zocchi, in territorio di San Nazario, sulla quale anche i tecnici della Regione e della Pizzarotti condividono le preoccupazioni e è emersa la volontà di cercare, come nelle prescrizioni del Nuvv, una soluzione alternativa. «Non è stato un incontro politico - ha spiegato il presidente della Comunità montana e sindaco di Cismon, Luca Ferazzoli, portavoce anche dei colleghi - bensì tecnico, nel quale finalmente abbiamo preso visione del progetto individuato dalla commissione tecnica che ha esaminato le proposte progettuali in project financing. Tecnici progettisti e impresa Pizzarotti si sono presi un mese di tempo per esaminare le osservazioni fatte, studiare delle soluzioni alternative e verificare se sono attuabili». 
Sull'incognita dell'uscita verso nord, a Pian dei Zocchi, poichè i tecnici hanno confermato il previsto incremento del traffico in Valbrenta già al completamento della Pedemontana, senza contare quello agganciato col prolungamento verso Castelfranco, si presume un passaggio dagli attuali 12.000 autoveicoli a 30-40.000, Ferazzoli ha ribadito: «Si dovrà comunque prendere in considerazione una soluzione sia per il pericoloso viadotto di San Marino, che per l'altrettanto pericoloso e inadeguato tratto Cismon-Primolano». Per non spostare l'effetto imbuto da Carpanè a Cismon.

Il Trentino gestirà la Bassano-Trento

VALBRENTA - (R.L.) Con le trattative ancora in corso per la Nuova Valsugana, in attesa di sviluppi concreti sul fronte stradale, un primo passo è stato fatto invece nell'ambito del trasporto ferroviario.
In seguito all'incontro avvenuto in questi giorni tra Trenitalia e la Provincia autonoma di Trento, sarà quest'ultima a gestire direttamente, attraverso Trentino Trasporti, la linea Trento-Bassano. Entro il 2012 è previsto l'ottenimento, da parte della società trentina, dell'abilitazione rilasciata dal Ministero e già da quest'anno partirà la sperimentazione che riguarderà un paio di corse giornaliere, che saliranno a sei nel corso del 2013. 
Dal 1. gennaio 2014 tutto il traffico sarà gestito da Trentino Trasporti, che prosegue i contatti per definire la questione relativa al personale e la proprietà dei treni. L'assessore del Trentino, Alberto Pacher, presente all'incontro, ha assicurato il rilancio della linea Valsugana per la realizzazione di un sistema integrato binario gomma e per l'utilizzo, in prospettiva, della linea della Valsugana come metropolitana di superficie, a disposizione dei pendolari che si spostano da e per Trento.
Maggiore efficienza in prospettiva nella tratta. Per i pendolari bassanesi resta il punto nero della linea fino a Venezia, quasi quotidianamente vittima di disservizi.