NUOVA VALSUGANA. Il paese è uno di quelli maggiormente coinvolti. In progetto due viadotti e un grande svincolo
Ceccon: «Opera per noi fondamentale ma discutiamone i particolari per migliorarla»

03/05/2012 GIornale di vicenza
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Una veduta dall'alto di San Nazario. FOTO CECCON

Il Comune di San Nazario sarà probabilmente quello maggiormente coinvolto dal project financing “Nuova Valsugana”. Nonostante le riserve sull'impatto ambientale e inquinante, alle quali si sommano le contestazioni sulle soluzioni proposte per Pian dei Zocchi e San Marino, la posizione dell'Amministrazione resta ferrea nel ribadire la necessità dell'opera come unica soluzione fattibile in grado di risolvere il decennale problema della viabilità in Valbrenta. Rispetto al progetto attualmente conosciuto, sul quale è ancora aperta la concertazione tra i tecnici e le Amministrazioni della Valle e che prevede tre tunnel nel territorio comunale, risulta che il primo viadotto (costituito da due ponti a due corsie per senso di marcia) sbucherà in Valle Lanari a quota 245 metri, sarà lungo 70 metri, con via di accesso al cantiere. Il secondo viadotto (anch'esso a due ponti) è previsto in Val Sarzè a quota 232 metri, e avrà una lunghezza di 50 metri. Da Valle Lanari partirà una galleria lunga circa 4,5 chilometri con uscita in località Pian dei Zocchi , dove è prevista una galleria paramassi lunga circa 260 metri con strada di accesso al cantiere, il quale occuperà gli spazi del campo sportivo. Quindi da Pian dei Zocchi il tracciato si congiungerà all'attuale sede della Ss 47, che verrà abbassata e adattata fino a San Marino. Qui verrà abbattuto il viadotto e sarà realizzata una nuova galleria per bypassare il centro abitato. «Le Amministrazioni della Valle stanno procedendo unitamente - commenta il primo cittadino, Gianni Ceccon- nel tentativo di ottenere soluzioni che siano condivise da tutti, e in questo sia il promotore che i tecnici hanno dimostrato ampia disponibilità. La Nuova Valsugana per il nostro Comune è fondamentale perché non possiamo più convivere con i gravi disagi e la mancanza di sicurezza che patiamo ogni giorno con l'attuale statale. Abbiamo perso il conto degli incidenti e dei morti, ormai le sirene suonano più delle campane. Inoltre con il completamento della Pedemontana tutto si aggraverà. Non abbiamo accettato supinamente le ipotesi via via proposteci dai tecnici, ma abbiamo chiesto tutto quanto era possibile, sia in termini di modifiche al progetto che in opere di compensazione. La concertazione non è ancora finita, e questa fase di confronto è tanto delicata quanto fondamentale. Appena avremo idee chiare e definitive sul tracciato previsto organizzeremo un incontro per informare i cittadini». Il prossimo tavolo di confronto tra promotore, tecnici e rappresentanti delle amministrazioni della Valle è organizzato per lunedì, nella sede della Comunità Montana. F.C.