La buona notizia è che a Solagna, in consiglio comunale, maggioranza e opposizione si sono trovate finalmente d’accordo.

Quella cattiva, attesa e nell’aria ma mai così chiara e lampante, è che in tema di Strada Statale 47 Valsugana l’unità di valle tanto sbandierata non esiste.

In merito al progetto proposto dalla Regione i paesi della Valbrenta non sono d’accordo tra di loro. Con un consiglio comunale straordinario convocato per le tredici di ieri (28 maggio 2012) l’amministrazione guidata da Carlo Nervo ha approvato all’unanimità un documento in cui si dice un secco “no” al viadotto in territorio comunale di Solagna proponendo in alternativa un tracciato in galleria. In aggiunta, accogliendo un emendamento proposto dalle minoranze, è stato chiesto alla Regione che la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) sia redatta da tecnici scelti anche dalle amministrazioni. “Fino a che sarò al vertice di quest’amministrazione ci opporremo con tutti i mezzi a nostra disposizione al viadotto – ha dichiarato durante il consiglio il sindaco di Solagna Carlo Nervo – l’iniziale unità di valle tra comuni è naufragata poco prima di uno degli incontri avuti a Venezia nei mesi scorsi con le amministrazioni dei paesi della Valbrenta. C’eravamo tutti; noi, Valstagna, Campolongo sul Brenta, Cismon del Grappa, Pove e San Nazario. Prima di entrare avevamo stabilito che in caso di problemi avremmo combattuto tutti assieme. Una volta concluso l’incontro l’accordo è naufragato e ognuno ha deciso di andare per la propria strada. In tutto questo Solagna rischia di pagare pesantemente le scelte regionali con un progetto che preoccupa sotto molti aspetti.” In primis quello dei fumi e delle emissioni che “in corrispondenza dell’uscita del viadotto raggiungerebbero livelli ai limiti di legge – ha sottolineato il consigliere Diego Andolfatto – a dircelo sono stati gli stessi tecnici regionali parlando delle emissioni di diossido di azoto. Entro i primi di giugno arriverà anche l’analisi relativa alle Pm10 e alle Pm5, altro aspetto che ci preoccupa molto. Fumi che si propagherebbero in tutto il paese e non, come erroneamente indicato dai tecnici, in una parte limitata”. “Ci preoccupano anche gli aspetti paesaggistici e acustici di tutta l’opera – ha concluso il sindaco Nervo – per non parlare poi dell’eventuale strada da realizzare per portare il materiale di risulta dal cantiere alla ferrovia, e da qui su treno, lontano da Solagna. Opere che devasterebbero il paese e alle quali continueremo ad opporci.”

da Il Gazzettino - J. Lazzarotto