Valsugana, restano i timori

INFRASTRUTTURE. Le reazioni dei sindaci dopo l'ok della Giunta regionale alle prescrizioni della commissione Via. Accolte solo in parte le richieste dei Comuni della Valbrenta Sorpresa a Solagna: tracciato  più basso e un tratto in trincea

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A preoccupare in Valle è in particolare l'inquinamento

La Giunta Regionale ha approvato all'unanimità le prescrizioni formulate dalla Commissione Via sul progetto Nuova Valsugana. Solo in parte accolte le richieste dei Comuni valligiani. Le maggiori novità infrastrutturali per tratto della Valbenta interessano i Comuni di Solagna e San Nazario. A Solagna la richiesta di eliminare il viadotto previsto in località Buchi di Collimon risulta parzialmente accolta, con un abbassamento della quota in uscita della galleria e la sostituzione del ponte con una trincea mitigata con piantumazione integrata al contesto boschivo. La strada di discenderia è sostituita da una galleria di servizio che collegherà il cantiere alla zona dei lavori, al fine di mitigare l'impatto ambientale e acustico generato dalle fasi d'opera. Il sindaco Carlo Nervo, che durante l'ultimo Consiglio aveva annunciato il passaggio del tracciato in galleria, non nasconde la sua insoddisfazione.  «Non ho avuto ancora modo di leggere accuratamente la documentazione - spiega - Il progetto che mi è stato fatto vedere non prevedeva alcuna uscita nel nostro Comune, se così non è qualcuno dovrà darmi spiegazioni».  Restano strada di discenderia e cantiere in località Fontanazzi, a servizio del viadotto previsto tra Solagna e San Nazario ed è valutata anche la possibilità di sostituire la discenderia di San Nazario, con una analoga nella frazione di Carpanè in corrispondenza della stazione ferroviaria, dove anche gli spazi risultano più idonei alle attività di cantiere. Novità anche per Rivalta che sarà collegata alla frazione opposta di San Gaetano (in Comune di Valstagna) con un nuovo ponte. Confermati la galleria corticale che permetterà di bypassare la frazione di San Marino e l'abbattimento dell'attuale viadotto.  

Francesca Cavedagna