superstrada_Valsugana

È possibile a seguito dell’iniziativa dell’on. Lanzarin. Già in passato la variante di Pian dei Zocchi aveva avuto questo privilegio, ma poi fu stralciata. Intanto ci si chiede: che fine ha fatto il project financing?

di Gianni Celi

 

Mentre perdura il silenzio, in Regione, sul project financing relativo alla variante della superstrada Valsugana, da Pian dei Zocchi a Pove, la parlamentare bassanese, Manuela Lanzarin, ha cercato di sbloccare la situazione impegnando il Governo, attraverso un atto dell'ottava commissione della Camera (ambiente, territorio e lavori pubblici), ad inserire questa importante opera nel "programma delle infrastrutture strategiche" per il triennio 2011-13.

manuela_lanzarinI ministri dell'economia, Giulio Tremonti, e delle infrastrutture, Altero Matteoli, hanno presentato alle rispettive commissioni di Camera e Senato un programma di opere prioritarie su cui dedicarsi per questo triennio per poi concentrare negli anni successivi gli altri interventi. Il quadro previsionale del piano presentato ammonta in 18.957 milioni di euro.

Il benestare dell'ottava commissione all'Esecutivo è stato subordinato da alcune condizioni di intervento e realizzazione.

Fra il nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione; la "Pedemontana Piemontese - Raccordo autostradale Biella - Carisio"; il completamento dell'Autostrada A27, Venezia-Monaco, nel tratto Belluno-Dobbiaco, trova posto anche la variante di casa nostra.

L'on. Manuela Lanzarin ha fatto quindi recepire alla commissione della Camera, della quale è componente, l'inserimento, tra le condizioni, di due infrastrutture viarie di grande importanza per il territorio vicentino e veneto: l'Alta Velocità tra Verona-Padova ed il tratto della Valsugana tanto atteso.

Nello specifico, la commissione ha chiesto che "siano completati entro i tempi prescritti i progetti e i documenti relativi ad infrastrutture strategiche individuate in sede europea tra le opere prioritarie, con particolare riferimento alla tratte dell'Alta velocità Verona-Padova e Verona-Monaco, allo scopo di non perdere le risorse finanziarie europee assegnate a tali tratte". Già lo scorso maggio l'on. Lanzarin aveva posto un'interrogazione in commissione al ministro Matteoli sulla sussistenza dei finanziamenti per questa tratta, di fondamentale importanza per l'economia veneta. La risposta del rappresentante del Governo ribadiva da una parte l'importanza dell'intera opera che collega Torino e Trieste, ma dall'altra l'insussistenza di finanziamenti per alcune tratte tra cui la Verona-Padova. Ora la commissione nella sua condizione ha voluto ribadire la necessità di proseguire nel piano previsto per questa tratta.

Sulla stessa linea, ma su piani diversi, è la condizione riferita alla Valsugana. Il presupposto indicato dalla commissione per la "fluidificazione del traffico del territorio servito dalla Pedemontana veneta" è l'inserimento di questa tratta nella Legge obiettivo, ovvero in tutte le procedure per il finanziamento di infrastrutture strategiche nazionali. Già nell'ottobre 2009, dopo l'approvazione in project financing da parte della Giunta regionale, la parlamentare rosatese aveva presentato un'interrogazione per capire quali fossero le intenzioni dell'Anas sulle scelte da adottare per l'ampliamento della Valsugana nel tratto in questione. La risposta arrivata nel mese di novembre evidenziava la «ferma intenzione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di provvedere al reperimento dei fondi necessari per la realizzazione dell'opera».

«Le condizioni che abbiamo posto in commissione - spiega l'on. Manuela Lanzarin - hanno l'obiettivo di sollecitare ancora una volta il Governo a porre la massima attenzione ad una serie di infrastrutture ed interventi importanti per le diverse aree nazionali. Tra questi la prosecuzione dell'iter dell'Alta velocità nel tratto veneto tra Verona e Padova che è di primaria importanza per le categorie economiche delle nostre province ed il tratto tra Pove e Pian dei Zocchi della Valsugana. L'avvio del cantieri della Pedemontana Veneta rende quando mai necessario questo intervento che va a beneficio dell'intero territorio tanto per lo spostamento di merci che di persone».

Ma la Valsugana era già stata inserita nella Legge obiettivo, facciamo presente all'on. Lanzarin. «Non mi risulta», ci risponde, ma a confermarcelo è l'on. Luigi D'Agrò che aveva seguito la vicenda ai tempi in cui era ministro alle infrastrutture l'on. Di Pietro. «M'era arrivata allora la comunicazione che la variante di Pian dei Zocchi era stata inserita - afferma D'Agrò - può essere che poi sia stata stralciata in una fase successiva, ma una prima volta è entrata sicuramente».luigi_dagro

 

Legge obiettivo o meno c'è un altro problema da risolvere e cioè se decolli oppure no il project financing voluto dalla Regione. Se questo dovesse accadere l'Anas si laverebbe le mani ben felice di non dover sborsare denaro per quest'opera che passerebbe di competenza dei privati e della Regione. «Abbiamo voluto dare un segnale forte al Governo - ci spiega l'on. Lanzarin - per far capire l'importanza di una struttura del genere specie in vista dell'arrivo della superstrada Pedemontana».


La Domenica di Vicenza nr. 37 anno XV del 16 ottobre 2010