IL NODO CRUCIALE lo svincolo a Pian dei Zocchi in comune di San Nazario
VALBRENTA Il sindaco di S. Nazario chiede lo stralcio dell'uscita di Pian dei Zocchi e il prolungamento del tunnel

Valsugana, ecco i punti neri del progetto

Ceccon ha messo le mani avanti con Chisso e il presidente Zaia

«Per evitare l'inadeguato viadotto di San Marino. No ai ponti sulle valli e alla devastante uscita di servizio»

Dalla Regione, finora, nessun segnale all'appello dei sindaci del territorio bassanese, per una verifica dell'intero tracciato della nuova statale Valsugana. Le anticipazioni sia da parte veneta, che trentina, sull'imminente concretizzazione del project financing da parte del Nuvv, il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti, con margini quindi sempre più esigui per il coinvolgimento degli enti che si sentono maggiormente penalizzati da un tracciato ampiamente rivoluzionato rispetto agli indirizzi iniziali, crea uno stato di comprensibile fibrillazione nei comuni direttamente interessati. Dopo la riunione del consiglio, durante la quale sono emerse situazioni inaccettabili dalla soluzione progettuale prospettata dall'assessore regionale Chisso, in attesa di una convocazione dei sindaci che tarda ad arrivare, il primo cittadino di San Nazario, Gianni Ceccon, ha messo le mani avanti sottoponendo al presidente Zaia, all'assessore Chisso e ai presidenti del NUVV e della Commissione valutazione proposte tracciato superstrada, i punti neri del progetto. La prima riguarda l'uscita a nord, tra Pian dei Zocchi e Rivalta, con un accesso alla contrada mediante un'altra galleria. «Soluzione improponibile - fa rilevare Ceccon - sia per l'impatto sull'ambientale, che per la devastante penalizzazione nei confronti della popolazione delle due località». Il progetto, inoltre, non prende in considerazione il viadotto di San Marino, «già ora inidoneo al traffico attuale, che non garantisce condizioni di sicurezza. Il previsto aumento di traffico renderà tale struttura ancora più inadeguata ed è quindi impensabile scaricare sul viadotto la mole di traffico che comporterà la realizzazione della nuova arteria». Gli abitanti di San Marino e della contrada sull'altra sponda del Brenta «sono stati gravemente penalizzati dalla costruzione del viadotto e non proporre una soluzione per quest'area - rammenta il sindaco - significa, al di là degli aspetti della sicurezza del traffico, condannare le contrade ad una morte certa. L'ipotizzata uscita tra Pian dei Zocchi e Rivalta dev'essere stralciata dal progetto e bisogna superare la frazione di San Marino con un tracciato in galleria alternativo all'attuale viadotto». Ci sono anche altri punti critici, individuati nei ponti di attraversamento delle valli Sarzè e Lanari che, «seppure di limitate dimensioni, rappresentano una situazione di impatto ambientale che comprometterebbe il fragile equilibrio naturale della zona». Il sindaco chiede che il tracciato venga spostato più a monte, in modo da evitare simili strutture, soluzione che favorirebbe anche la realizzazione del tracciato alternativo di San Marino. Infine, pollice verso anche per l'uscita di servizio prevista in località Pianari, con scarico del materiale nell'attuale campo sportivo, che «produrrebbe una devastazione per l'intera zona sottostante, - conclude il sindaco Ceccon -con pesantissime ripercussioni negative sia sull'economia, data la presenza di attività industriali, che sulla vita sociale del paese».

Roberto Lazzarato, Sabato 1 Ottobre 2011, il Gazzettino