LA NUOVA VIABILITÀ. Il sindaco Gianni Ceccon analizza il percorso 
«Soluzione inaccettabile per l'impatto ambientale. Meglio la prosecuzione verso nord con lo sbocco del tunnel a Cismon»

05/10/2011 Giornale di vicenza
 
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La frazione di Rivalta di San Nazario

Sull'itinerario della Valsugana Valbrenta il sindaco di San Nazario, Gianni Ceccon, con una nota del 19 settembre scrive al presidente della Giunta regionale, Luca Zaia, all'assessore regionale alla mobilità, Renato Chisso, e a tutti gli altri organi istituzionali competenti. È decisamente preoccupato e contrariato per la proposta scelta dalla Commissione regionale. Il progetto prevede nel territorio di San Nazario l'innesto del nuovo tratto nell'attuale sede stradale tra Pian dei Zocchi e Rivalta con un accesso in galleria. «Si tratta di una soluzione inaccettabile - sostiene il sindaco - per l'impatto sull'ambiente che una simile soluzione comporterebbe e nei confronti della popolazione delle suddette frazioni che subirebbero una seria e devastante penalizzazione».
Tale soluzione non prende in considerazione il problema del viadotto di San Marino, che già ora risulta inidoneo per il transito di veicoli e non garantisce condizioni di sicurezza. «Il progetto prospettato e il conseguente aumento particolarmente significativo del traffico renderanno la struttura ancor più inadeguata e sicuramente non è ipotizzabile fin d'ora pensare di "scaricare" sul viadotto la mole di traffico che la realizzazione della nuova arteria comporterà».
«La stessa qualità della vita degli abitanti di San Marino - aggiunge - è già stata gravemente penalizzata con la realizzazione di una simile struttura, in spregio all'ambiente e alle persone che vi abitano. Oggi non proporre una soluzione per San Marino significa, al di là degli aspetti di sicurezza del traffico, condannare la frazione e quelle di fronte in destra Brenta (Palazzon, Marchi, Costa, Pieretti, ndr) a una morte certa».
Il sindaco sannazarese ritiene necessario che la proposta di completamento della superstrada nella Valle del Brenta affronti complessivamente la problematica, evitando l'uscita tra Pian dei Zocchi e Rivalta e superando San Marino con un tracciato in galleria alternativo all'attuale viadotto.
L'esame del progetto ha evidenziato ulteriori punti di criticità nell'ipotesi di realizzazione di ponti di attraversamento di valli (Sarzè e Lanari) che rappresentano una situazione di impatto ambientale non di lieve entità, mentre l'ipotesi di realizzare un'uscita in località Pianari, a servizio dei lavori, verrebbe a rovinare una zona particolarmente delicata e meritevole di tutela ambientale, tanto più che in tale contesto è previsto lo scarico del materiale che verrebbe convogliato nell'attuale campo sportivo. 
«Una simile organizzazione del cantiere - conclude Ceccon - significherebbe produrre una devastazione per l'intera zona sottostante (contrade Pianari, Mocellini, Bortoli, Campane e XXV Aprile), con pesantissime ripercussioni negative sull'economia e sulla vita sociale del paese».
Le ragioni di San Nazario sono giunte chiare.

R.P. 05/10/2011 - Giornale di Vicenza