VALSTAGNA. Sulla rotta dei ricordi da una parte all'altra dell'oceano

Valerio Gabrielli non ha mai scordato le sue origini È stata la figlia Dulce, leggendo i nomi dei Caduti, a capire di essere tornata nel paese natale
20/01/2012 il Giornale di Vicenza
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I Gabrielli con il sindaco Moro durante la loro ultima trasferta in Italia sulle tracce dei loro antenati di Valstagna

Dal Brasile con un carico di nostalgia e tante, tante emozioni. Valerio Gabrielli, nipote di emigranti italiani in Brasile partiti da Valstagna alla fine dell'Ottocento, da quando ha scoperto le proprie origini a Valstagna torna periodicamente in Italia a ritrovare i parenti e a rivedere il paese d'origine dei suoi avi.La prima volta Valerio vi giunse nel 1994 come turista, nel 1999 con la speranza di incontrare i Gabrielli, nel 2004 la figlia Dulce con la mamma giunse finalmente a Valstagna dove incontrarono il cugino Giovanni Gabrielli. «Per anni il nostro desiderio è stato quello di trovare le radici della nostra famiglia - dice Valerio Gabrielli - Ora che finalmente le abbiamo trovate, il nostro obiettivo è di rinsaldare l'unione di una famiglia dispersa nel mondo. Nasce da motivazioni e sentimenti profondi anche il viaggio di quest'anno». Valerio Gabrielli, ingegnere chimico specializzato nell'industria della cellulosa, ha avviato in Brasile e in Cile un'importante azienda di prodotti chimici per l'industria della carta. I suoi studi, così come pure la sua azienda, non sono nati per caso. Il bisnonno Antonio era figlio di quel Giovanni fu Nicolò, nato a Valstagna nel 1856 che, oltre a coltivare tabacco, aveva lavorato in una delle tre cartiere attive a quel tempo ad Oliero. Del paese d'origine e dell'Italia sia il nonno Antonio che il papà Giovanni parlavano spesso in famiglia. Così non si erano mai spenti i ricordi della loro terra ed era rimasta viva nel cuore la nostalgia del paese natio. Fu così che una giovane nipote di Giovanni, Dulce Gabrielli, in Italia per motivi di studio, qualche anno fa viaggiò in treno da Firenze a Padova sulle tracce delle radici italiane della famiglia e giunse a Carpané-Valstagna, ignorando di essere arrivata nella terra dei suoi avi. Girovagando per il paese sostò quasi per caso davanti al monumento ai Caduti. Leggendo il lungo elenco alfabetico dei soldati della prima e seconda guerra mondiale incontrò per la prima volta alcuni Gabrielli. «Sono arrivata nel paese che cerchi - telefonò commossa e in lacrime al papà in Brasile - Questa è proprio la terra dei nostri avi, il nostro paese d'origine». «Il nonno e il papà - racconta Valerio Gabrielli - hanno lavorato tutta la vita per i figli, affinché studiassero, conoscessero la cultura italiana e avessero condizioni di vita migliori». Giovanni Gabrielli, che regolarmente ospita i suoi familiari brasiliani ad Oliero, dice di non aver mai saputo di altri Gabrielli parenti emigrati in Brasile. Durante l'ultima visita li ha portati sul sacrario di Cima Grappa ad onorare i Caduti della grande guerra. Con commozione Valerio ha salutato il tricolore la mano destra sul pennone della Via Eroica, la sinistra al cuore. Sempre nelle loro ultima trasferta a Valstagna, i coniugi Gabrielli hanno incontrato in municipio il primo cittadino Angelo Moro che, dall'archivio comunale, ha fornito loro tutte le notizie che riguardano la loro ascendenza, sfogliando inoltre i volumi raccolti da Michel Mattana sulle famiglie valstagnesi.

Renato Pontarollo