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Domenica 28 luglio 2013, la 27° edizione del tradizionale “Palio delle zattere” a Valstagna lungo il fiume Brenta EVENTO UNICO al MONDO L’autostrada che, secoli addietro, favoriva il trasporto di merci dalla Valbrenta a Venezia aveva un nome: fiume Brenta. Si perde nel tempo dei tempi l’uso dell’acqua per fare scendere a valle legname prezioso ed oggetti di ogni tipo, ma è stato, principalmente, con l’avvento della Serenissima Repubblica Veneta che il cuore della Vallata (Valstagna) ha cominciato a battere grazie all’aumento dei consumi di materia prima proveniente proprio da quella strettissima valle. E la materia prima più importante, per una repubblica nata sul mare, era, ovviamente, il legname. La lungimiranza di Gian Galeazzo Visconti, nel 1387, diede il via alla famosissima Calà del Sasso, ovvero una scalinata di ben 4444 gradini lungo i quali scorrevano i tronchi di legno da avviare a Venezia. Fu , successivamente, la Serenissima a trarre beneficio da questo commercio per le navi e per le fondamenta della città. Nacque così il non facile mestiere dello zattiere, una persona in grado di fluitare fino a Venezia imponenti quantità di tronchi d’albero provenienti dall’Altopiano di Asiago. Fino all’Ottocento durò questo non facile lavoro, fino a quando , cioè, fu il tabacco a prendere il posto del trasporto di legname per il sostentamento della popolazione della Valbrenta. E’ proprio quel lontano ricordo a riecheggiare, da 27 anni a questa parte, nel mese di luglio, con il classico “Palio delle zattere”, vale a dire la contesa fra i rappresentanti delle nove contrade di Valstagna: Costa-Collicello, Sasso Stefani, San Gaetano, Fontoli, Mori, San Marco, Torre, Londa, Oliero. Tre zattieri, con la loro damigella, affronteranno le rapide del fiume su una zattera che ricalca quelle dei secoli passati, pronti a sfidarsi con gli altri nove equipaggi. Il primo che riuscirà a tagliare il traguardo del ponte di Rialto potrà godere del “Palio”, il drappo di velluto rosso raffigurante lo stemma del Comune di Valstagna da conservare fino alla prossima edizione. L’appuntamento per questa nuova edizione è fissato per domenica 28 luglio. La festa , però, si aprirà già sabato 27, alle 20,30, con la presentazione delle contrade che si contenderanno il Palio. Alle 21 sarà la volta del taglio del tronco disputato fra i giovani delle nove contrade per definire l’ordine di partenza del tiro della slitta. Subito dopo si svolgerà la gara del traino della slitta per l’assegnazione della posizione della bandiera sul fiume. Infine saranno gli zattieri a mettersi alla prova con il taglio del tronco per determinare la griglia di partenza del Palio all’indomani. Artisti di strada animeranno la parte terminale della serata. Domenica 28, alle 15, sfilata delle contrade e degli zattieri del Brenta seguiti dagli sbandieratori del corteo storico di Marostica e la rievocazione storica dell’Infanteria Veneta, 16° Reggimento di Treviso 1797 Serenissima Repubblica di San Marco e rievocazione storica del contrabbando di tabacco ad opera del gruppo di Romano d’Ezzelino. Alle 15,45 esibizione dell’Infanteria Veneta, alle 16 quella degli Sbandieratori di Marostica e , alle 17, partenza del Palio che sarà seguito nelle opposte rive del Brenta da un numero esorbitante di turisti. Questo evento, finito nel Registro regionale delle manifestazioni storiche di interesse locale, è cresciuto di valenza, con il passare degli anni e serve a dimostrare come vi siano realtà che sono riuscite a riappropriarsi del fiume con una serie di iniziative ludico-sportive capaci di richiamare turisti da ogni dove. Parliamo della canoa, sport che ha regalato fior di campioni all’Italia proprio dalla Valbrenta, ma parliamo anche del rafting, una discesa lungo il Brenta che attira i giovani ed i meno giovani, della scoperta delle Grotte di Oliero che i millenni hanno impreziosito di stalattiti e stalagmiti, di una Vallata che racchiude secoli di storia offrendo scorci di una natura mai violentata dall’uomo, ma usata soltanto per la sopravvivenza della sua gente. Media Partners
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