I forti canoisti Maccagnan, Pontarollo e Stefani dominano la scena con una partenza bruciante Al terzo posto i biancoverdi di Costa-Collicello
Un pomeriggio finalmente sereno ed un numerosissimo pubblico assiepato sul Lungobrenta, dal campo slalom al ponte di Rialto e oltre, hanno fatto da cornice ad uno spettacolo irripetibile nelle acque del Brenta. Il Palio delle zattere è stato preceduto dalla coreografica sfilata delle contrade in costume con il settecentesco gonfalone della Serenissima, seguite da sbandieratori, armigeri e nobili di Romano, dagli zattieri del Brenta e dagli emigranti.
Migliaia gli spettatori sul balcone prospiciente il fiume per assistere alla sfida. La venticinquesima edizione del palio è stata vinta dalla contrada di Oliero, che ha battuto i favoriti di Sasso Stefani con un equipaggio esperto e collaudo che ha sorpreso gli avversari con uno stratagemma ed una partenza bruciante.
La competizione si è decisa nelle prime battute, con gli zattieri a spingere freneticamente sulle aste e a destreggiarsi al timone per aprirsi un varco e prendere la testa della corsa. La zattera di Oliero, urtato il legno di Costa-Collicello, ha preso il filo della corrente e, dopo un centinaio di metri, all'altezza del Subiolo, era già prima, davanti a Sasso Stefani-Giara Modon, San Marco, Costa-Collicello, Londa, San Gaetano, Torre, Fontoli.
Tutti gli equipaggi hanno dato il massimo nel momento centrale della sfida e in prossimità della Villetta le zattere sono transitate una dopo l'altra con vantaggi minimi.
Oliero è stata la prima zattera a raccogliere la sciarpa e a recuperare la seconda da traghettare oltre il fiume. Dietro, a pochissimi metri, la zattera di Sasso Stefani-Giara Modon che ha tentato inutilmente un possibile aggancio.
Dietro di loro i biancoverdi di Costa-Collicello, i biancocelesti della contrada San Marco, i fucsia della contrada Londa, i biancorossi di San Gaetano e quindi Torre e Fontoli. Sul podio, a prendere in consegna il drappo del Comune, sono saliti Davide Maccagnan, Robert Pontarollo e Alberto Stefani. L'ultimo trofeo conquistato dalla contrada risaliva al 2004.
«Dopo questo successo non possiamo che esserne orgogliosi – hanno detto alla fine in coro i protagonisti - Buon sangue non mente mai».
Galvanizzato il campionissimo Robert Pontarollo. Soddisfatto Alberto Stefani, che ha partecipato a ben 23 delle 25 edizioni del palio, vincendone dodici, dimostrando freschezza e longevità atletica.