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"Luigi Casati, speleosub di Lecco, da diversi anni sta esplorando le cavità sotterraneee delle grotte di Oliero e del laghetto di Ponte Subiolo.

Protagonista di una serie di record d'immersione, è riuscito a confermare il collegamento tra il Covol dei Siori ed il Covol dei Veci.

Oltre all'aspetto sportivo, durante le sue immersioni, vengono effettuate, a volte, anche delle sperimentazioni con risvolti scientifici, per lo studio dei collegamenti delle sorgenti alla superficie, finalizzate a prevenire l'inquinamento delle falde acquifere.

Grazie alle sue imprese hacontribuito a far conoscere maggiormente anche il nome di valstagna.

Per queste motivazioni l'Amministrazione Comunale gli conferisce l'emblema del nostro comune"

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tratto da http://www.prometeoricerche.eu

 

CHI E' LUIGI CASATI:

Nato a Lecco il 28 giugno 1964.

"Ho iniziato a frequentare il mondo della subacquea con autorespiratore a 14 anni portando a termine, dopo 5 mesi circa di piscina, il corso di primo grado ANIS e PADI. Ricordo di aver acquistato il materiale pezzo per pezzo, iniziando da una muta umida monofoderata di seconda mano, che con i vari rattoppi mi ha accompagnato per i primi 6 anni, in tutte le mie immersioni. La più parte di queste immersioni le ho fatte al lago, in tutte le stagioni, partendo spesso da casa con il motorino: la sacca della attrezzatura in mezzo alle gambe e il mono-bombola da 18 litri sulla schiena. A 19 anni riesco a fare il corso sommozzatori al ComSubIn ed a 21 anni inizio a frequentare il Gruppo Speleologico Lecchese. Non avrei mai immaginato che di lì a poco avrei iniziato progressivamente ad abbandonare il mondo della subacquea per iniziare a frequentare quello della speleologia subacquea.

Il tutto nasce nel 1986 dall’incontro con gli speleosub svizzeri: incontro meramente fortuito. A causa dell’impossibilità sopravvenuta improvvisamente, di raggiungere un sifone in una grotta del varesino, gli speleologi del posto chiesero a Paolo Cesana ( presidente del nostro gruppo speleo ) se non conoscesse una valida alternativa in qualche grotta del lecchese. Detto fatto ci trovammo alla grotta di Fiumelatte per portare le attrezzature necessarie all’immersione, a Patrick Deriaz. Rimasi incredulo quando Patrick, pronto per l’immersione con 2 bombolini da 4 litri, disse che ci saremmo visti dopo 4 o 5 ore. Io, che consideravo l’immersione in grotta come un’immersione comune, scoprivo in quel momento che la possibilità di trovare ambienti aerei da esplorare oltre il sifone dava all’immersione differenti ed intriganti prospettive.

Dal momento che il sifone aveva un andamento verticale, il buon Patrick riemerse poco dopo dicendo che, essendo lui alle prime armi, e preferendo non scendere oltre i -20m di profondità,  sarebbe tornato una prossima volta con un amico più esperto di immersioni profonde.

La settimana dopo, ecco Patrick arrivare con l’amico Jean Jacques Bolanz. Per la cronaca di allora Jean Jacques a Fiumelatte, scese a -60m di profondità per poi fermarsi di fronte ad una frattura impraticabile.

Osservare questi due personaggi che in comune con me avevano la passione per l’immersione, ma che utilizzavano un approccio mentale completamente diverso, per esempio l’immersione era svolta in solitaria ed i materiali completamente adattati ad un tipo di immersione con problematiche differenti, mi diede lo stimolo di approfondire le mie conoscenze. Le nostre strade si unirono: dapprima mi applicai ad imparare tutto quello che potevo seguendo passo passo Jean Jacques, per poi iniziare a mia volta a esplorare le varie sorgenti e sifoni, prima quelli più a portata di mano, poi allargando il tiro.

Questa passione mi ha portato a viaggiare molto in giro per l’Europa e la ricerca di nuove esplorazioni, non solo mi ha permesso di allargare ed approfondire il mio bagaglio di conoscenze in questa attività affascinante che è la speleologia subacquea ma, costringendomi ad avere un contatto stretto con gli abitanti dei posti da me visitati, ed a condividere periodi della mia vita con gente diversa da me o semplicemente con usi e costumi diversi dai miei,  ha arricchito anche le mie prospettive umane e culturali, allargando i miei orizzonti.

 

CHE COSA E’ LA MIA ATTIVITA’:

La speleologia subacquea è l’unione tra due attività molto particolari e complesse: la speleologia, lemma dall’origine greca che deriva dall’unione tra le parole Spelaion che significa grotta e Logos che significa discorso, e la parola “subacquea” che deriva dal latino e significa semplicemente “sotto l’acqua”.

L’unione di questi due mondi, la terra come grotta e l’acqua che in particolare si trova nella grotta stessa, unisce e moltiplica le problematiche da conoscere per affrontarli in sicurezza, ed apre una serie di attività legate sia a prestazioni sportive sia a campi scientifici. Oltre all’aspetto puramente sportivo, legato al risultato di una esplorazione, esistono altri tipi di conoscenze necessarie, che vanno dallo studio geologico, idrologico, biologico, paleontologico, archeologico, ecc. dell’ambiente carsico.

La speleologia subacquea è un’attività molto legata al mondo scientifico piuttosto che a quello squisitamente sportivo, perché senza il supporto scientifico che premette e completa le esplorazioni fatte, si concluderebbe in se stessa come altre attività. Sia ben chiaro che pochi speleologi e ancor meno speleo-subacquei sono degli scienziati, ma è vero che il loro lavoro e il contatto con docenti, ricercatori universitari, ecc. ha permesso di risolvere alcune incognite e di raggiungere scoperte importanti. Attualmente le esplorazioni nelle grotte e nelle grotte allagate hanno raggiunto livelli di specializzazione tali che per raggiungere i punti più lontani e magari molto profondi, occorrono persone molto selezionate.

L’aspetto sportivo è quindi molto importante perché permette di arrivare alla conoscenza generale dei dati sulla morfologia di una grotta, la topografia ci permette di avere un’idea precisa sulla direzione e inclinazione della stessa, i reportage documentati con foto e filmati ci fanno vedere dei particolari posti, ma per completare la conoscenza di un sistema carsico occorre uno studio scientifico che proviene dall’elaborazione di questi dati che ci permetterà di conoscere a fondo le diverse varianti del sistema stesso.

 

AMBIENTE:

La speleologia subacquea comprende differenti tipi di esplorazioni: la più evidente, per chi se ne sta fuori, è l’esplorazione delle sorgenti; la più discreta e più legata al mondo speleologico, è l’esplorazione dei sifoni all’interno delle grotte, la più legata al mondo della subacquea è l’esplorazione delle grotte marine. Più rare oltre a queste, ci sono le immersioni nei tunnel lavici, e quelle nei tunnel allagati dei ghiacciai.

 

MOTIVAZIONI:

Il motore trainante almeno per me è la curiosità di vedere posti che nessun uomo ha mai visto prima, essere il primo ad insinuarmi, con tutto il rispetto dovuto, in un ambiente perfettamente sconosciuto,  trovare i miei limiti personali psicologici e di resistenza alla fatica, al freddo, ecc.

La speleologia subacquea mi ha permesso di vivere emozioni intense e indescrivibili, di vedere gallerie con le forme di erosione bizzarre che non si possono immaginare, immensi vuoti completamente allagati, di vedere concrezioni ( stalattiti, stalagmiti, colonne, cristalli, ecc.) sott’acqua che con i fari accesi formano giochi di luci e ombre molto suggestivi, di imparare a conoscere i piccoli animali che frequentano questo tranquillo mondo, di trovare reperti archeologici come quelli del periodo Maya nei Cenotes del Messico, oppure, in Grecia, di vedere sott’acqua in un lago sotterraneo, reperti del neolitico, di trovare ancora in Grecia, ossa di animali esistiti 35.000 anni fa.

 

DIDATTICA:

Organizzo Corsi TDI (Nitrox, Trimix e Cave) e Rebreather; sono Autore del "Manuale di Speleologia Subacquea" Ed.Olimpia "

Attività Subacquea:
1978 Inizia l'apprendimento delle tecniche d'immersione con autorespiratore ad aria

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laghetto Ponte Subiolo - Grotta dell'Elefante Bianco

Brevetti:
1981 I° grado ANIS (Associazione Nazionale Istruttori Subacquei)
1981 Open Water Diver PADI (Professional Association of Diving Instructors)
1982 Aggiornamento all'uso Camere Iperbariche ANIS - CMI (Centro Medicina Iperbarica)
1982 II° grado ANIS
1982 Advanced Open Water Diver PADI
1982 Rescue Diver PADI
1984 Marina Militare al Comando Raggruppamento Subacquei ed Incursori Teseo Tesei (ComSubIn)
Operatore subacqueo ARO - ARA: Votazione 18 - 20
1987 Assistente Istruttore ANIS
2005 NAUI Instructor (National Association of Underwater Instructors)
2005 Instructor Cave Voyager Rebreather IATA (International Advanced Training Association)
2005 Open Water Scuba Diver Instructor SDI (Scuba Diving International)
2005 Full Cave Instructor TDI (Technical Diving International)
2005 Advanced Trimix Instructor TDI

Altri Sport :
Nuoto - Ciclismo - Ski d'alpinismo - Alpinismo - Kayak

Attività speleologica:
1984 Inizia l'attività partecipando a numerose esplorazioni.
1988 Entra a far parte del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico

Attività speleosubacquea:
1985 Effettua le prime immersioni in sorgente.
1986 Inizia l'apprendimento delle tecniche di progressione speleosubacquea provenienti dalle scuole Francese e Svizzera (sono le due scuole più evolute in Europa)
1987 è relatore al I° Corso di Speleologia Subacquea (con Jean Jacques Bolanz e Cristian Locatelli) della Scuola Nazionale di Speleologia del Club Alpino Italiano (per la prima volta in Italia si parla di tecniche particolari per l' immersione speleosubacquea e relativi materiali)
1989 è nominato Responsabile regionale della Squadra Speleosubacquea del CNSAS
1991 è nominato Responsabile tecnico speleosubacqueo della Scuola Nazionale di Speleologia del Club Alpino Italiano
1992 è nominato Responsabile Nazionale della Commissione Speleosubacquea del CNSAS (In carica fino 1997 anno in cui rassegna le dimissioni)

E’ membro de la Colonne de Plongèe du Speleo Secour Swiss

1994 con decreto del Presidente della Repubblica gli viene conferita la Medaglia di Bronzo al Valor Civile con la seguente motivazione:
"Giovane speleologo, incurante del grave rischio personale, con generosa abnegazione si calava più volte nello stretto condotto di una grotta invasa dalle acque per recuperare la salma di un collega rimastovi intrappolato"
29 novembre 1992 - Nesso ( CO )

2001 viene insignito della Civica Benemerenza con la Medaglia d'Argento per meriti sportivi dal Comune di Lecco

2003 riceve il premio di “intelligenza intrapersonale” organizzato dalla rivista Focus e dall’Assessorato al Turismo della Provincia di Rimini

Spedizioni effettuate:
nr. 46 spedizioni in Italia tra il 1987 e il 2008
nr. 17 spedizioni in Francia nel 1989 e il 2008
nr. 21 spedizioni in Grecia tra il 1989 e il 2008
nr. 20 spedizioni in Svizzera tra il 1992 e il 2008
nr.  1 spedizione in Messico nel 1993
nr.  1 spedizione in Russia nel 2003
nr.  2 spedizioni in Albania tra il 2004 ed il 2006
nr.  7 spedizioni in Croazia tra il 2004 ed il 2008

Effettua oltre 1300 immersioni in grotta di cui almeno 800 con la prospettiva di esplorare nuovi ambienti

Si immerge in un centinaio di grotte allagate diverse

Dopo esser sceso in una grotta per 650 m., compie un’esplorazione in un sifone sul fondo

Compie 35 immersioni raggiungendo e superando i 2000 m. di distanza dall’ingresso

Compie 33 immersioni oltre i –140 m. di profondità in grotta

Esplorazioni significative compiute:
Laca della Bobbia (Italia 1987 - 1988): 1.200m di sviluppo planimetrico con superamento di 5 sifoni. Massima profondità -25m. Tempo di progressione 6h con presenza di complesse strettoie. Temperatura 9°. L'esplorazione termina in uno stretto 6° sifone

Grotta Masera (Italia 1990): 1.000m di sviluppo planimetrico con superamento di 5 sifoni. Massima profondità  sifone -75m. Termine esplorazione in un cunicolo lungo 40m per 1m di larghezza per 0,8m di altezza, inclinazione della galleria 45° con fondo sabbioso (pericolo di rimanere bloccati dalla sabbia che precipita durante il passaggio). Tempo di progressione 7h. Temperatura 9°

Sorgente dei Bossi (Svizzera 1992 - 2006): 650m di sviluppo planimetrico con 1 sifone passato e un 2° in fase di esplorazione. Massima profondità -89m (fino al 2003 è stato il più profondo sifone dell'Europa, forse del mondo con riemersione dalla parte opposta in grotta) Arrampicata per 150m di dislivello oltre il 1° sifone per un totale di altri 600m di gallerie asciutte. 150Kg di materiale da togliere e indossare oltre il 1° sifone in solitaria. Tempo di progressione 11h. Temperatura 8°

Grotta K2 (Svizzera 1992): esplorata con Patrick Deriaz; superato il sifone in grotta alla profondità di -650m. Sviluppo del sifone 25m a -3m di profondità oltre un canyon di 200m di lunghezza da percorrere con corde a causa della forte corrente d'acqua  sul fondo. Tempo di progressione 25h di cui 5h per andare e tornare dall'autovettura alla grotta con gli ski, 14h per andare e tornare dall'ingresso della grotta al sifone e 6h dal sifone all'attuale fondo

Sorgente di Vaucluse (Francia 1989): esplorata dal robot della COMEX fino a - 305m di profondità. In collaborazione con altri membri della spedizione recupera il robot incastrato alla profondità di 120m al primo tentativo. Tempo di immersione 3h. Temperatura 10°

Grotta di Diros (Grecia 1987 - 2006): esplorata con altri membri della spedizione (Bolanz, Dell'Oro, Deriaz, Giannopolos) per 15km di sviluppo planimetrico; profondità massima -78m. Caratterizzata da 4 livelli di gallerie e molto ramificata. Tempo di progressione 7h. Temperatura 18°. Nella spedizione del 1994 sono state rinvenute ossa fossili di rinoceronte, denti di cinghiale e pezzi di zanne di elefante

Sorgente del Gorgazzo (Italia 1987 - 2008): esplorata con altri membri della spedizione (Bolanz, Dell'Oro, Deriaz, Locatelli, Pennec)  topografata da Luigi Casati fino a -106m di profondità una delle più profonde topografie mai effettuate. Tempo di immersione 3h. Temperatura 9°. Nel 2008, dopo aver ottenuto dal Comune di Polcenigo i permessi per  l'immersione, Casati  ha continuato l'esplorazione raggiungendo i -212m alla distanza di 440m dall'ingresso. L'immersione è stata portata a termine con l'utilizzo di un circuito chiuso meccanico.

Sorgente dell'Elefante Bianco (Italia 2004): raggiunge la profondità di -186mt a 530m dall'ingresso. Percorre 330m oltre i -100m di profondità. Tempo di progressione 26', tempo di immersione 7h. Temperatura dell'acqua 8°. Questa esplorazione, all’epoca, la più profonda immersione del mondo fatta con un circuito semichiuso in grotta. Rimane la sorgente più profonda d’Italia

Grotte di Oliero (Italia 1986 - 2005): esplorata con altri membri della spedizione (Bolanz, Dell'Oro, Deriaz, Locatelli, Pennec) topografata da Luigi Casati fino a 800m dall'ingresso ad una profondità media di 40m. L'esplorazione massima effettuata da Casati risulta essere di 2.635m alla profondità media di -50m. E' anche il sifone più lungo d'Italia e uno dei più lunghi nel mondo. Nel 2005 Casati riesce a collegare le due sorgenti di Oliero: Cogol dei Siori e Cogol dei Veci. Lo sviluppo totale del complesso è di circa 9.000m. In compagnia di due speleosub inglesi, Rick Stanton e John Volanten, rimane per 3 giorni oltre il primo sifone per continuare le esplorazioni. Tempo di progressione 2h45'. Tempo di decompressione 5h. Temperatura 8°

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Grotte di Oliero

 

Sorgente du Diable (Francia 1995): esplorata nel secondo sifone, caratterizzato da continui passaggi stetti, fino a -137m a 620m dall'ingresso. Tempo di progressione 55', tempo d'immersione 8h10'. Temperatura dell'acqua 8°. Sifone interno ad una grotta più profondo del mondo

Divje Jezero (Slovenia 2001): esplorata fino a -160m di profondità a 420m dall'ingresso. Percorre 190m di sviluppo oltre i -100m di profondità. Tempo di progressione 30', tempo d'immersione 8h30'. Temperatura dell'acqua 7°. Visibilità massima 3m. Attualmente è la sorgente slovena più profonda

Sorgente del Mulino a Castelcivita (Italia 1995 - 2004): esplorata fino a -117m di profondità (300mt di sviluppo ), poi ne percorre 550m risalendo fino a -82m per poi ridiscendere fino a -120m. Tempo di progressione 48', tempo d'immersione 6,30h. Temperatura dell'acqua 15°

Sorgente di Sinjaz (Croazia 2004 - 2006): Esplorata fino a –155m di profondità a 318m dall’ingresso. La limitata visibilità rende complicata l’esplorazione di questa grotta. All'epoca, la sorgente croata più profonda

Sorgente Cetina (Croazia 2004): esplorata fino a –109m di profondità. Temperatura dell’acqua 5°. Limite esplorativo dovuto ad una frana che ostruisce il passaggio

Vouliagmeni (Grecia 1987 - 2001): percorre 1.150m alla profondità media di -80m passando per -105m  profondità massima. Vengono viste stalagmiti alte circa 4m con un diametro nella parte superione di 1,5m alla profondità massima che risultano essere le più profonde nel mondo
Raggiunge in una galleria i –115m di profondità che collocano Vouliagmeni al primo posto tra le più profonde grotte greche

Sorgente Tuffera (Italia 1990 - 1998): raggiunge la profondità di -93mt superando dalla profondità di -85 una strettoia lunga 50m. Visibilità costante 1mt. Temperature dell'acqua 8°

Sorgente della Pollaccia (Italia 1990 - 2007): raggiunge la profondità di -125mt percorrendo la galleria in profondità (-76) per 250mt. Grotta caratterizzata da passaggi stretti. Temperatura dell'acqua 6°

Grotta di Vall'Orbe (Svizzera 1993 - 2000): Superato il primo sifone che risulta lungo 180m e profondo 60 con strettoia sul fondo e visibilità di 1m, percorre con J.J. Bolanz una galleria aerea di 350m. Giunti davanti a un nuovo sifone si immergono superando 300m di gallerie allagate. L’esplorazione ferma di nuovo su sifone dopo aver risalito e disceso una immensa sala . Tempo di permanenza oltre il primo sifone 15h. Materiale trasportato per continuare l'esplorazione circa 30kg a testa. Temperatura 9°.Tempo di permanenza all'interno della grotta 20h

Grava di S. Giovanni (Italia 2004-2005): raggiunge la profondità massima di –138m, continua per altri 95m di lunghezza risalendo fino a –120m. Temperatura dell’acqua 15°. Visibilità 2m

Sogente du Gouron (Francia 1994 - 2000): Percorsi con J.J.Bolanz oltre 2.500m superando 5 sifoni di cui il primo lungo 500m e profondo 50m. Grotta caratterizzata nei tratti asciutti da diverse arrampicate in libera.  Materiali trasportati circa 25kg a testa. Tempo di percorrenza 9h. Temperatura 8°

Vrelo Une (Croazia 2007): la prima esplorazione in questa sorgente risale a qualche anno fa ad opera di un francese; la profondità raggiunta fu di –50m. Nell’estate del 2007 Casati raggiunge la profondità di –205m ad una distanza di 290m dall’ingresso. 13’ di progressione e 295’ di immersione totale. Temperatura dell’acqua 9°. Vrelo Une risulta essere una delle più profonde esplorazioni al mondo. La differenza con le altre sorgenti profonde è la bassa temperatura dell’acqua. Questa immersione è la più profonda al mondo effettuata con un circuito chiuso manuale. Vrelo Une è la sorgente più profonda dei Balcani

Majerovo Vrelo (Croazia 2007): L’esplorazione di questa sorgente ha impegnato diversi gruppi: croato-franco-belga e austro-tedeschi che raggiungono la distanza di 610m ad una profondità di –92m. Nell’estate del 2007 Casati prolunga l’esplorazione fino ad una profondità massima di –104m. Inoltre raggiungendo la profondità di –98m riemerge in aria dalla parte opposta del sifone. Questo sifone è probabilmente il più profondo superato al mondo. Lo sviluppo totale della grotta attualmente è di 942m. Temperatura dell’acqua 7°. Tempo di immersione 180’. Majerelo Vrelo è il sifone più lungo dei Balcani

Kusa (Croazia 2005 – 2006): In compagnia di Jean Jacques Bolanz supera il primo sifone per 205m di lunghezza ad una profondità massima di –50m (già esplorato). Percorre 200m di galleria asciutta fino a raggiungere il secondo sifone. Si immerge e continua l’esplorazione raggiungendo la profondità di –55m, riemerge in aria dopo 550m di gallerie. La grotta in totale si sviluppa per quasi un chilometro

Messico:  Partecipa nel 1993 ad una spedizione esplorativa – documentaristica nella penisola dello Yucatan. Esplora oltre 3km di gallerie. Il documentario è stato trasmesso decine di volte sulle reti Fininvest

Russia: Partecipa nel 2003 ad una spedizione ricognitiva nella zona degli Urali. Esplora qualche decina di metri di nuove gallerie Temperatura dell’acqua 2°

Recupera con J.J.Bolanz un camion a rimorchio dalla profondità di -90m nel lago di Garda per poter estrarre il corpo dell'autista. Compie numerose altre ricerche in laghi e sorgenti per recupero di annegati. Partecipa a lavori di scavo subacqueo in un sito archeologico del periodo delle palafitte nel lago di Viverone

Genova (2006): in compagnia di Lorenzo Del Veneziano esplora un nuovo importante relitto nel Mediterraneo: un sommergibile Ubot. La poppa del sommergibile si trova a –122m di profondità e la prua si innalza, quasi verticale, fino a –90m

Mar Rosso (2007) : partecipa alla spedizione "Esploro Yolanda" una cargo affondato sull’omonimo reef nei pressi di Sharm El Sheik. Raggiunge la profondità di –204m esplorando una gran parte del reef rilevando solo pezzi di lamiera e le ancore. Del cargo nessuna traccia. Visibilità a –200m di oltre 50m, temperatura dell’acqua 20° sul fondo e 27° a partire dai –50m

Esplora altri relitti a profondità meno impegnative nel mediterraneo

Utilizza apparecchi a riciclo di miscela dal 2002. In questi anni ha accumulato circa 1.400ore di utilizzo nelle varie situazioni incontrate durante le esplorazioni in cavità allagate

Partecipa a diverse trasmissioni televisive sulle reti RAI e Fininvest. Ospite alla trasmissione Super Quark condotta da Piero Angela

Le sue esplorazioni vengono pubblicate da diversi anni sulle riviste di settore, subacqueo e speleologico

E’ invitato ad eventi e serate a tema per illustrare la sua attività [INFO]

 

tratto da http://www.prometeoricerche.eu