Le “masiere” del Canale di Brenta: origine, declino e rilancio di un paesaggio culturale

Autore: Mauro Varotto

’Il Canale di Brenta vanta certamente uno dei paesaggi terrazzati più significativi del Veneto. Angusta valle solcata dal fiume omonimo, tra i rilievi dell’Altopiano dei Sette Comuni e le propaggini occidentali del Massiccio del Grappa, il Canale ha una lunghezza di circa 30 km, una larghezza del fondovalle mediamente inferiore a 1 km e un’estensione di circa 60 kmq, amministrativamente compresi in 6 comuni e 2 comunità montane della provincia di Vicenza.

La presenza dei terrazzamenti, originariamente adibiti alla coltivazione del tabacco, è notevole in termini di estensione, intensità e imponenza dei muri di sostegno. Essi sono il prodotto di una serie concomitante di fattori convergenti (di carattere fisicomorfologico, socioeconomico e storico-politico) il cui divergere negli ultimi cinquant’anni ha portato ai processi di abbandono e marginalità che hanno caratterizzato il destino della valle.

Questo breve saggio intende descrivere sinteticamente le vicende storiche e le trasformazioni geografiche che la coltura del tabacco ha prodotto in oltre tre secoli di storia, tra XVII e XX secolo (par. 1), il declino economico-demografico e le sue conseguenze ambientali nella seconda metà del Novecento (par. 2), le recenti iniziative orientate a rilanciare un paesaggio culturale peculiare, attraverso percorsi di conoscenza e strumenti normativi auspicabilmente estensibili anche ad altre aree con problematiche simili (par. 3)...’

M. VAROTTO, Le “masiere” del Canale di Brenta: origine, declino e rilancio di un paesaggio culturale, in «Geotema» 29 (2006), pp. 170-179.

Clicca qui sotto per scaricare il Pdf dell’articolo