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I terrazzamenti (le masiere) sono l'opera umana che più di tutte caratterizza la fisionomia di Valstagna. E' la testimonianza di secoli di fatiche e di esperienze al fine di strappare alla montagna pochi metri quadri di terreno fertile. Nei secoli scorsi e fino al secondo dopoguerra l'attività principale era la coltivazione del tabacco. 

 

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Una prima conoscenza si può fare addentrandosi nei vicini terrazzamenti di Valstagna.

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Valstagna, paese della Valbrenta, la valle che da Bassano porta a Trento percorsa dal fiume Brenta.
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Valstagna, paese di 1.900 abitanti, fino al 1920 ne contava circa 6.000, noto ai nostri giorni per la medaglia d'oro alle olimpiadi del 1992 e bronzo ai giochi olimpici del 2000 di Pierpaolo Ferrazzi nel K1, è anche base di una scuola di kayak e il fiume Brenta è il terreno ideale per i praticanti. 


Tuttavia, Valstagna deve la sua notorietà alla coltivazione del tabacco, che fu introdotto nella valle nel XVII secolo da un monaco del convento di Campese.

  

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"Di tabacco di muore" sostiene la scienza, " di tabacco si vive" (o meglio si viveva) affermava la gente della Valbrenta. E' doveroso ricordare tutte le fatiche, i sacrifici, le speranze e sovente la disperazione della gente di Valbrenta nella coltivazione del tabacco, unica fonte di guadagno in alternativa all'emigrazione.
  

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Ora queste contrade sono disabitate, gli abitanti emigrati all'estero, passeggiando per queste case abbandonate dove la natura pian piano ne riprende il possesso è difficile, per noi, immagianarsi la vita che facevano una volta i loro abitanti, noi che siamo abituati agli agi, all'acqua corrente e calda, sempre, noi che vogliamo il giardino, i nostri spazi
  

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Il terreno della valle, dalla rive del Brenta fin sotto alle pareti di roccia era sfruttato, praticamente in verticale, si arrivò a piantare fino a 20 milioni di piante ogni anno, poi lentamente cominciò il declino.

La coltivazione e la vendita del tabacco erano severamente controllate dallo stato, che per legge, se era riservato il monopolio.
Per aumentare i magri guagani, i coltivatori ricorrevano al contrabbando, era questa an'attività da tutti considerata lecita, le limitazioni imposte dal monopolio erano infatti avvertite quasi come una rapina, per cui riuscire a eludere la legge e frodare lo stato era quasi un vanto.

Il mestiere del contrabbandiere non era un mestiere per diventare ricchi, ma per poter vivere meno poveramente.

Attraverso sentieri e passaggi talora impraticabili, noti solo a loro, sfidavano la stretta sorveglianza dei finanzieri salendo sull'altopiano, oppure attraversando il Brenta, scavalcavano il Grappa per raggiungere la pianura.
  

Erano questi i "trodi del tabacco", nel versante destro della Valbrenta, questi sentieri sono collegati tra loro da un itinerario che taglia le pendici dell'altopiano "L'alta via del tabacco" parte dalla frazione Costa fino a Bassano lunghezza circa 10 ore, si può fare a tratti, il sentiero passando a bassa quota, appena sopra gli abitati offre diverse vie di "fuga".

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  Per ulteriore documentazione clicca sopra i titoli
 
I suoli dei versanti terrazzati di Valstagna 2006
(Mori-Mattietti, Valverta e Col Ventidueore)
 
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Paesaggi terrazzati nel Canale di Brenta e dintorni Patassini 2005

 
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Carta dei paesaggi terrazzati del Veneto Varotto

 
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Ritorno ai terrazzi.

Progetto di restauro territoriale nel Canale di Brenta  2006

 

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I territori pedemontani e montani ora abbandonati –

Il caso VALSTAGNA (provincia di Vicenza):

la possibilità di un recupero ambiental-economico,

non dimenticando i segni di guerra

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