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Sottosezione “Canal di Brenta”

Valstagna

 

 

 

IL “SENTIERO DEL VU”

Storia e memoria lungo la linea di sbarramento della grande guerra Londa-Col d’Astiago

 

Già sentiero CAI 775, abbandonato da decenni, da aprile 2006 è percorribile il tracciato che segue la linea di sbarramento Londa-Col d’Astiago, facente parte del poderoso sistema difensivo realizzato dall’esercito italiano nel 1917. Un itinerario realizzato nell’ambito di un progetto operativo di ricerca, recupero e valorizzazione dei segni di guerra in comune di Valstagna ideato dal prof. Mauro Varotto, voluto dall’Amm. Comunale e reso agibile dall’appassionato ed infaticabile lavoro di alcuni volontari coadiuvati dal personale dei Servizi Forestali.

Il “Sentiero del Vu”, così denominato per ricordare Albino Celi detto il “Vu”, uomo schivo che nel dopoguerra scelse di vivere in solitudine facendo il “recuperante” tra il silenzio delle montagne, è, per certi aspetti, un “contenitore” di tracce abbandonate, della prima guerra mondiale, ma non solo, ognuna della quali racconta una storia. Come si legge nella pubblicazione curata dal Prof. Mauro Varotto “Sulle tracce della Grande Guerra tra Valstagna e Col d’Astiago”, con la realizzazione del sentiero si è voluto ridare a quelle “tracce” respiro e voce, per continuare a raccontare i giorni difficili del conflitto, ma anche le mille storie che lo seguirono: vite di recuperanti, coltivatori di tabacco, contrabbandieri, partigiani che hanno contribuito a dare senso a questi luoghi, lasciandoci in eredità un paesaggio culturale complesso e affascinante.

Percorso escursionistico impegnativo ma sicuramente appagante; prevale l’interesse storico rappresentato dai tanti manufatti risalenti al primo conflitto mondiale, alcuni dei quali adeguatamente segnalati e descritti da tabelle informative; notevole è pure l’interesse paesaggistico, con i numerosi punti panoramici che si aprono sul tracciato e quello floristico, particolarmente in primavera ed estate.

Tempi di percorrenza: salita ore 3,00 (escluso soste per visite ai manufatti di guerra)

Dislivello: 1100 m.

Periodo suggerito: tutto l’anno.

Percorso di salita – sentiero CAI 775 dalla frazione Londa di Valstagna (q. 140 m) a Col d’Astiago (q. 1241 m)

Il percorso ha inizio alla contrada Londa di Valstagna (utilizzare il parcheggio del cimitero del paese) per incunearsi, dopo aver oltrepassato una serie di terrazzamenti in buona parte abbandonati, nella Valle dei Mille Covoli presidiata da un torrione di roccia detto “il Castilier”. Appena oltre, una postazione di artiglieria, la “Galleria Quattro Bocche”, molto interessante dal punto di vista realizzativo, consente un primo scorcio panoramico su Valstagna e Carpanè. Ricalcando ora il tracciato dell’Alta Via del Tabacco ci si alza su buona mulattiera fino a Casara Costellai dove una piccola deviazione conduce ad una panoramica postazione di tiro con vista a volo d’aquila su  Valstagna.

Giunti a quota 540 m e lasciato sulla destra il tracciato dell’Alta Via del Tabacco, il sentiero si sdoppia:  da una parte (sud), segue il versante sinistro della Valle dei Mille Covoli, tra ricoveri sotto roccia, cisterne d’acqua e ruderi di baraccamenti, rientrando sul crinale dopo aver risalito, senza difficoltà, una vallecola attrezzata con funi metalliche;  dall’altra (nord), segue il fianco del crinale Pasqualaite, un tempo prativo, fino alla medesima selletta di quota 624 m contrassegnata da una caratteristica “Pia del Tabacco” utilizzata, un tempo, per ridurre in polvere le foglie secche della pianta del tabacco.

Si continua a salire con secche serpentine, prima sul versante rivolto a nord, poi sui ripidi contrafforti della parte alta della Valle dei Mille Covoli, fino a raggiungere un ricovero in grotta adiacente ad un covolo di origine carsica (quota 780 m – incisioni militari). Si ritorna a salire sul ripido versante nord ricoperto di piante di faggio e carpino nero e si raggiunge la trincea che immette alla strapiombante balconata naturale denominata “La Grottona” (887 m): superba la vista sul Canale di Brenta. Parte da qui un nuovo tratto di percorso, realizzato nel 2011 che, tenendo la linea di cresta, si raccorda a quota 953 m con la parte più ripida del sentiero.

In prossimità di F.lla di Val d’Ancino risulta interessante la visita ad un osservatorio ed a una serie di postazioni e ricoveri sotto roccia tra cui una lunga galleria (60 m) ben conservata con postazione di mitragliatrice. Dalla forcella una buona mulattiera di guerra porta ad uscire sul pendio erboso di Col d’Astiago sul quale, in breve, si raggiunge la sommità dominata dall’antiestetico manufatto del serbatoio di raccolta dell’acqua pompata 1100 metri più in basso dalla sorgente dell’Oliero.

Se non si vuol ripetere a ritroso il percorso di salita, dalla sommità di Col d’Astiago si hanno queste  alternative per rientrare a Valstagna:

seguire la segnaletica per “Cima del Cimo” inoltrandosi in direzione nord sul percorso dell’anello di Col d’Astiago fino al bivio per “Le Mandre” (786 m) da dove si può calare direttamente al centro di Valstagna, oppure, deviando sul sentiero dell’Alta Via del Tabacco a quota 550 m, rientrare sul Sentiero del Vu e scendere alla frazione di Londa; ore 2,30 da Col d’Astiago al parcheggio per entrambe le soluzioni;

in alternativa si scende alle casare di Col d’Astiago ed alla successiva malga Le Pozzette (1034 m) dove si imbocca la bella mulattiera gradinata (segnavia CAI 773) che scende alla frazione di Oliero di Sopra e, percorse poche centinaia di metri, al parcheggio del cimitero; ore 2,00 da Col d’Astiago.

001 Punto panoramico a q. 500 m 002 Valstagna vista dal Sentiero del Vu 003 Valstagna da q. 500 m
  004 Pia del  Tabacco a q. 624 m  

 

 

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